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Giuseppe Galli ci ha lasciati - Serbiamo un ricordo riconoscente


Giuseppe Galli, un amico e collega molto caro, con cui abbiamo condiviso importanti pezzi di strada, è morto oggi. Era Pofessore emerito di Psicologia Generale alla Università di Macerata, dove ci aveva invitato a svolgere esperienze di insegnamento e a condividere l'avventura dei Colloqui sulla Interpretazione, incontri pluridisciplinari, internazionali, ai quali partecipavano giuristi, linguisti, filosofi, psicologi. Iniziati nel 1979, questi colloqui si sono rinnovati di anno in anno fino al 1998: "Interpretazione e contesto", "Interpretazione e simbolo", "Interpretazione e gratitudine", "Interpretazione e dedizione", ecc., tutti pubblicati come Monografie della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Macerata. Ispirati in parte da questi colloqui sono stati i suoi studi sulla Psicologia delle virtù sociali, e negli ultimi anni, i rapporti tra Medicina e Scienze Umane. Il suo campo specifico era la teoria della Gestalt e la psicologia dell'Io fenomenico. A lui dobbiamo numerose pubblicazioni su questi temi, in italiano e in tedesco.

A lui dobbiamo anche di aver conosciuto studiosi di alto livello, come Janos Petöfi, Bice Mortara Garavelli, Giovanni Ferretti, Amedeo G. Conte, per dire solo di alcuni, e di aver potuto contare sulla preziosa collaborazione di Andrzej Zuczkowski nella nostra rivista Tecniche conversazionali. Ma pure di aver conosciuto la città di Macerata, la sua bellissima Università, l'entroterra marchigiano con i suoi meravigliosi borghi.

Avevo chiamato Giuseppe al telefono dopo il terremoto del 24 agosto scorso, per assicurarmi di come stessero lui e la sua famiglia, nella sua casa di Macerata, dove era stata avvertita la scossa. Ma non il terremoto, bensì un altro nemico lo aveva aggredito, e la sua voce affaticata ne testimoniava chiaramente. Sperava nell'effetto di pillole nuove, ("pasticche", le aveva chiamate), che avrebbero dovuto sconfiggere il male, se ne avessero avuto il potere e il tempo. Non è andata così. Siamo in simpatia con sua moglie Anna Arfelli e con le sue figlie e nipoti in questo dolore che ci colpisce un po' tutti.


Giuseppe Galli






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