DIZIONARIO



Interpretazione

Interpretazione. Def. Con il termine di interpretazione intendiamo l’azione verbale con la quale il terapeuta attribuisce, alle espressione del linguaggio abituale, significati differenti rispetto a quelli letterali, secondo qualche criterio. Come quando al verso «mi ritrovai per una selva oscura» si attribuisce, allegoricamente, il significato di trovarsi in una condizione di traviamento morale e intellettuale. In termini più precisi, l’interpretazione è l’attribuzione, al linguaggio L di un mondo w che si legge secondo i valori V della lingua ordinaria, dei valori V’ con cui si legge il linguaggio L’ di un  mondo w’ parallelo. In psicoanalisi, il linguaggio L è quello letterale del testo del paziente; il mondo w è quello dell’attualità o della storia accessibile alla consapevolezza del paziente; mentre il linguaggio L’ è quello del mondo parallelo w’ chiamato inconscio. Per esempio, in una  conversazione del 19.7.2004, dopo aver raccontato la prima parte di un sogno, che si snoda un po’ come un giallo, nel quale qualcuno gli ha rubato la targa del pulmino, Carlo così prosegue al turno 1: «Poi siamo in una trattoria, parliamo con un signore, e scopriamo che è un giudice. Allora a questo punto vorrei dirlo a lui, vorrei chiedergli un consiglio, però, a un certo punto, ho la sensazione che sia un complice di quelli del pulmino. E a questo punto, visto che non si può andare in un’altra città, perché i voli sono tutti occupati, decidiamo di tornare a casa». Dopo uno scambio di parole tra i due interlocutori, al turno 22 così dice il terapeuta: «Diciamo che tutto ciò che accade in un sogno siamo noi, è il sognatore. Allora, è come se avessero fatto un furto della sua identità, una sostituzione di identità, in qualche modo, e poi di questa vicenda che le è accaduta, lei non sa bene se parlarne o se non parlarne. Poi arriva da un giudice, che deve dirimere, risolvere il problema. Allora, mi sembra che tutto converga a descrivere una relazione tra lei e me, come se fossi io il giudice. Anche se mi ha visto con delle caratteristiche un po’ losche». Attraverso l’interpretazione, ai termini “targa di un pulmino” e “giudice”, che per default hanno il valore V di un linguaggio L ordinario, cioè vanno letti alla lettera, il terapeuta attribuisce il valore V’ del linguaggio L’ del mondo w’ dell’inconscio psicoanalitico, mediato dal tranfert, che consente di leggere “targa del pulmino” come “identità del paziente”, e “giudice” della bettola infido, come “analista” di cui è bene non fidarsi.



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