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Uscire dal recinto

Pierrette Lavanchy





Uscire dal recinto

Pierrette Lavanchy


Quando il Commissario Maigret tende una trappola a un assassino seriale mandando come esca una giovane poliziotta tutta sola nella notte, compie una mossa estensionistica, rispetto allo schema investigativo classico basato sull’analisi e sull’attesa. Invece di indagare sugli elementi presenti alla sua osservazione, egli fa accadere eventi nuovi che allargano il suo ambito di ricerca. Allo stesso modo, estensionista è Arnold Schönberg, quando estende il campo dalla musica tonale alla musica dodecafonica; estensionista è la radiofonia quando apre le linee telefoniche agli ascoltatori; estensionista è l’aeronautica quando passa dalla navigazione intorno al globo all’esplorazione spaziale; infine, più vicino a noi, estensionista è la psicoanalisi quando allarga il suo campo di azione alla terapia dei bambini o delle psicosi. L’estensionismo è l’orientamento di chi, dato un determinato dominio di ricerca o di azione, tenta di trascendere i limiti di questo dominio applicando il suo metodo a domini adiacenti, contrariamente al riduzionismo, che assimila i domini adiacenti a quello nucleare di partenza.
     L’estensionismo e il riduzionismo sono stati al centro del seminario dell’Accademia del 29 marzo scorso. Nella rubrica Il Seminario di questo numero 51, troverete i testi delle relazioni, nelle quali sono state esaminate le differenze di tecniche implicate dalla scelta dell’uno o dell’altro orientamento in situazioni particolari, come i sogni in cui compaiono persone defunte, la possessione demoniaca, la presenza di motivi religiosi nella conversazione, gli aspetti filosofici del dualismo materia-spirito. Anche il contributo di Giuseppe Galli nella Rubrica Chiacchiere in giro tocca una tematica estensionistica, a proposito dell’approccio interdisciplinare nei “Colloqui sulla Interpretazione” dell’Università di Macerata. Il numero è arricchito da un bellissimo racconto di Azalen Tomaselli, «La scommessa».
     Continueremo a occuparci dell’estensione della terapia conversazionale ad altre manifestazioni del discorso umano nel seminario d’autunno, che avrà luogo il prossimo 15 novembre al Palazzo Cusani, ospiti del Circolo Ufficiali, e avrà il titolo “Forme spaziali e forme spirituali dell’estensionismo”.
     E infine una grande novità. Crediamo di fare un piacere ai lettori, e anche all’autore, pubblicando, a partire da questo numero, un libro inedito di Giampaolo Lai, Le logiche della conversazione, che mostra e spiega il dispositivo concettuale e pratico del Conversazionalismo illustrato da una ricchissima raccolta di testi di conversazioni registrate e trascritte, come è caratteristico delle sue opere. Dopo l’Ouverturel’Algoritmo della conversazione, con le quali iniziamo la diffusione, l’opera conta una serie di capitoli dedicati al metodo dell’analisi conversazionale e alla sua applicazione a testi registrati e trascritti, nei successivi moduli: ricerca dei profili conversazionali secondo le forme foniche e le forme logiche, logica dei risultati, predizioni del testo, e infine, tecniche speciali.





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