Continuiamo l'analisi iniziata dei discorsi di capi di Stato o di governo ai tempi dell'epidemia di covid19, con il discorso pronunciato da Elisabetta II d'Inghilterra il 5 aprile 2020, domenica delle Palme.
3. Inizio del discorso della regina Elisabetta (25 righe) (testo originale integrale allegato)
«Vi sto parlando in quello che so essere un momento di sfide sempre più pesanti [an increasingly challenging time]. Un momento di frattura [disruption] nella vita del nostro paese: una frattura che ha causato dolore ad alcuni, difficoltà finanziarie a molti ed enormi cambiamenti nella vita quotidiana di tutti noi.
Voglio ringraziare tutti coloro che sono in prima linea nel NHS [National Health Service, il sistema sanitario britannico, ndt], così come gli operatori sanitari e coloro che svolgono ruoli essenziali, che continuano ad adempiere disinteressatamente ai loro doveri fuori casa a sostegno di tutti noi. Sono sicura che la nazione si unirà a me per assicurarvi che ciò che fate è apprezzato e che ogni ora del vostro duro lavoro ci avvicina al ritorno a tempi più normali.
Voglio anche ringraziare quelli di voi che stanno a casa, contribuendo in tal modo a proteggere le persone vulnerabili e risparmiando a molte famiglie il dolore già provato da coloro che hanno perso i propri cari. Insieme stiamo affrontando questa malattia e voglio rassicurarvi sul fatto che se resteremo uniti e risoluti, la supereremo.
Spero che negli anni a venire tutti potranno essere orgogliosi di come hanno risposto a questa sfida. E che quelli che verranno dopo di noi potranno dire che i britannici di questa generazione erano forti come quelli [di tutte e generazioni che l’hanno preceduta] as strong as any. Che gli attributi dell’autodisciplina, della quieta risolutezza (quiet good humoured resolve) e della fratellanza (fellow feeling, solidarietà) caratterizzano ancora questo paese. L’orgoglio per ciò che siamo non fa parte del nostro passato, definisce il nostro presente e il nostro futuro. […]»
3. 1. Motivi narrativi del testo intero
Vi sto parlando in un momento che so essere durissimo io – voi (consapevolezza, empatia)
È in atto una frattura nella vita del nostro paese, fonte di lutti, difficoltà e grossi cambiamenti.
Ringrazio tutti gli operatori che stanno lavorando per gli altri e coloro che proteggono gli altri stando a casa. Io – loro – voi
Abbiamo le qualità dell’autodisciplina, della quieta risolutezza (quiet good humoured resolve) e della fratellanza (fellow feeling, solidarietà) - (orgoglio nazionale) noi
Spero che queste nostre qualità caratteristiche si dimostreranno, ora come in passato, motivo di orgoglio (proiezione nel futuro) (continuità) io – noi
Abbiamo già potuto assistere a manifestazioni di speranza e di condivisione. (aspetti positivi attuali) noi- voi
La prova che stiamo sostenendo può essere un’opportunità per riflettere.(aspetti positivi potenziali)
Mi ricordo la mia prima trasmissione per aiutare i bambini sfollati a tollerare la separazione. (flashback) io - loro
La separazione è dolorosa ma sappiamo che è la cosa giusta. OpGp (quello che si deve fare è cosa buona anche se ci fa soffrire)
Affrontiamo questa sfida, diversamente dal passato, insieme con il mondo intero. Noi
Riusciremo usando i progressi della scienza e la nostra istintiva compassione. (speranza – esortazione) noi
La strada sarà lunga ma torneremo a riunirci (promessa) noi
Vi ringrazio e vi faccio i migliori auguri. Io- voi
3.2. Commento
La Regina inizia con un’affermazione in prima persona, l’io, contestualizzando il suo intervento nel parlare della frattura (disruption) intervenuta nella vita della nazione. (I am speaking to you at what I know is an increasingly challenging time)
Rispetto a Angela Merkel, la Regina mette in primo piano l’affermazione dell’io parlante; Merkel aveva nominato prima il virus, si era estesa sugli effetti negativi della pandemia sulla vita della nazione, e solo poi aveva usato la prima persona, quasi giustificandosi (Ich wende mich heute auf diesem ungewöhnlichen Weg an Sie, «Oggi mi rivolgo a voi in questo modo insolito»). In qualche modo anche la Regina spiega o giustifica il fatto di prendere la parola in questo momento, ma il fatto che l’io venga per primo mi sembra significativo, anche se da interpretare: può essere l’affermazione di un primato del soggetto rispetto all’evento, ovvero un rifiuto di lasciarsi mettere in secondo piano (eclissarsi) dalla calamità.
In secondo luogo la Regina ringrazia le persone, sanitari e altri, per i loro sforzi.
Poi si proietta immediatamente nel futuro, o più esattamente nel futuro anteriore, accennando a ciò che diranno le generazioni a venire del comportamento di quelle attuali: ne va della reputazione dei britannici, che sono chiamati a dimostrare la tenuta, e quindi la continuità, delle loro qualità nazionali nell’attualità come nel passato. In questo passaggio è chiaro il suo punto di vista di regnante dinastica, che guarda alla comunità nazionale nella dimensione storica e valoriale tutt’insieme, preoccupandosi dell’immagine che il suo popolo darà di sé nei secoli.
Buon umore. Come Macron, chiede alle persone di essere “all’altezza”, ma senza usare l’espressione, bensì piuttosto richiamandosi alle virtù caratteristiche del suo popolo. Oltre all’autodisciplina e alla solidarietà, le stesse virtù cui hanno fatto appello Macron e Merkel, ve n’è una sulla quale mi piace soffermarmi: quella del buon umore: una risoluzione (resolve) tranquilla (quiet) e di buona disposizione (good humoured). Che ricorda “la perfetta letizia”, la virtù cristiana di cui parlava san Francesco. Curiosamente lo studioso Stephen Greenblatt, professore a Harvard, attribuisce agli italiani, specie ai romani, precisamente il buonumore, good humour,come modalità di reazione al confinamento, nel suo articolo su The New Yorker, March 30, scritto sull’aereo che lo riporta negli Stati Uniti.
Nel prosieguo del discorso la Regina si richiama ancora allo spirito nazionale, evocando alcune sue manifestazioni recenti: gli applausi della gente per i lavoratori della cura e dei compiti essenziali, esempi di come la nazione unita ha condiviso lo sforzo dei soccorsi. In ultimo, la Regina accenna alla difficoltà dell’autoisolamento, ma senza troppo soffermarsi, anzi suggerendo di usarlo a fini di riflessione.
Subito dopo rievoca l’antecedente del suo discorso attuale, il primo discorso trasmesso per radio in tempo di guerra, relativo alla separazione dai loro genitori dei bambini sfollati. Fatto doloroso, ma doveroso. Sempre rispetto al discorso di Angela Merkel, che elencava i casi concreti di sofferenza, l’empatia della Regina si esprime in maniera più riservata, anche se poi cita «la nostra istintiva compassione» come strumento per superare la presente sfida.
Il discorso si conclude al futuro: con una promessa (ci riusciremo) e un’esortazione a credere nel futuro che ristabilirà i legami interrotti, e con il rinnovo di ringraziamenti e auguri.
Gli elementi portanti del discorso mi pare che siano: l’affermazione di una continuità tra la capacità di affrontare la prova oggi e quella mostrata nel passato; l’attribuzione di questa capacità a virtù che sono il patrimonio della nazione; e soprattutto il movimento ripetuto di proiezione nel futuro.
Diversamente da Macron e da Merkel, la Regina non si sofferma più di tanto sulle misure restrittive, ma questo dipende in effetti tanto dal suo ruolo istituzionale quanto dalla circostanza in cui pronuncia il suo discorso (quando cioè le misure sono già in atto, per decisione del governo).
3.3. Forme foniche del testo (prime 25 righe
Forme foniche di Queen Elizabeth inizio discorso
N. | Io | Altro | Presente | Passato | Finz. | Indefinit. | Imper. |
1 | Vi sto parlando | | presente | | | | |
2 | so | | presente | | | | |
3 | | Essere | | | | infinito | |
4 | | Ha causato | | Pass pross | | | |
5 | voglio | | presente | | | | |
6 | | ringraziare | | | | infinito | |
7 | | sono | presente | | | | |
8 | | svolgono | presente | | | | |
9 | | continuano | presente | | | | |
10 | | adempiere | | | | infinito | |
11 | Sono sicura | | presente | | | | |
12 | | si unirà | | | futuro | | |
13 | | assicurarvi | | | | infinito | |
14 | | fate | presente | | | | |
15 | | è apprezzato | presente | | | | |
16 | | avvicina | presente | | | | |
17 | voglio | | presente | | | | |
18 | | ringraziare | | | | infinito | |
19 | | stanno | presente | | | | |
20 | | contribuendo | | | | gerundio | |
21 | | proteggere | | | | infinito | |
22 | | risparmiando | | | | gerundio | |
23 | | provato | | Part pass | | | |
24 | | Hanno perso | | Pass pross | | | |
25 | | stiamo affrontando | presente | | | | |
26 | voglio | | presente | | | | |
27 | | rassicurarvi | | | | infinito | |
28 | | resteremo | | | futuro | | |
29 | | supereremo | | | futuro | | |
30 | spero | | presente | | | | |
31 | | potranno | | | futuro | | |
32 | | essere | | | | infinito | |
33 | | hanno risposto | | Pass pross | | | |
34 | | verranno | | | futuro | | |
35 | | potranno | | | futuro | | |
36 | | dire | | | | infinito | |
37 | | erano | | imperfetto | | | |
38 | | caratterizzano | presente | | | | |
39 | | siamo | presente | | | | |
40 | | non fa | presente | | | | |
41 | | definisce | presente | | | | |
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tot | 7 afferenti all’io | | 19 presente | 5 passato | 6 futuro | 11 infinito | |
Afferenti all’io 17%; presente 46%; passato 12%; finzionali 14%; indefiniti 27%
Aff. io inferiore alla medietà standard <30% = flessione dell’io; presente ok (sotto l’iterazione 50%); finzionali = alto tasso di predicati del possibile > 10%; indefiniti = indefinitezza > 20%.
Commento
Nel discorso della Regine, la percentuale di afferenti all’io è leggermente superiore (17%) a quelle dei discorsi rispettivamente di Emmanuel Macron (15%) e di Angela Merkel (10%), anche se in tutti i tre discorsi tali percentuali situano il parlante nel versante della flessione dell’io. La Regina, come gli altri due oratori, non eccede nell’usare la prima persona singolare. Aggiungiamo che i verbi afferenti all’io sono disposti a intervalli abbastanza regolari, non si osservano “eclissi” dell’io. Tanto più che laddove non c’è l’io troviamo il noi, la prima persona plurale, a 4 riprese, due volte al presente e due volte con verbi al futuro. Troviamo inoltre un forte ancoraggio al presente, pochi predicati al passato.
Quali sono i tratti caratteristici del profilo grammaticale di questo testo? Sono due: il primo è la presenza di un alto tasso di predicati finzionali, ovvero di predicati che evocano mondi possibili; nel caso specifico sono tutti al futuro. La seconda caratteristica è l’alto tasso di predicati all’infinito e al gerundio (27%), che segnala l’indefinitezza. Notiamo che se addizioniamo i predicati al futuro (6) e quelli indefiniti (11), otteniamo 17, contro 19 predicati al presente; come dire che il testo è in equilibrio su questi due pilastri, l’uno certo, il presente, l’altro incerto, il possibile indefinito. Possiamo dire in conclusione che la Regina nelle sue parole si appoggia al presente per guardare al futuro, pur consapevole dell’incertezza che esso comporta.