Editoriale 48 - Andare oltre
Pierrette Lavanchy
 
Andare oltre
 
Pierrette Lavanchy
 
 
Il numero 48 di Tecniche Conversazionali, con il quale si sta concludendo l’anno 2012, ha un argomento centrale: l’azione, e si avvale in ampia parte dei contributi presentati in due seminari dedicati entrambi all’azione. Nel primo seminario, “Incentivi per la trasgressione”, organizzato dalla Scuola di Psicoterapia Conversazionale di Parma il 29 settembre scorso, ci si è occupati delle parole con le quali convincere una persona a realizzare un’azione progettata, ma frenata o bloccata dalla considerazione dei suoi costi. Nel secondo, “Il teatro da Aristotele al counselling di Sabbadini”, organizzato dall’Accademia a Milano il 24 novembre, è stato presentato un modello d’intervento che non solo facilita l’esecuzione di un’azione già contemplata, ma addirittura costruisce un’azione, da eseguire nei suoi minimi particolari, pensata per risolvere un problema.
Dalla riflessione su queste due prospettive, per quanto differenti, emerge un concetto comune, quello dell’azione come andare oltre, andare al di là, per riprendere le parole di Benedetto XVI nell’omelia della Messa di Natale. Il quale dà voce ai pastori in cammino verso il presepe dicendo: «Andiamo di là, trans-eamus, usciamo dalle nostre abitudini di pensiero e di vita». In termini laici, noi l’abbiamo chiamata “trasgressione”, ma è sempre questione di un passaggio, di una realizzazione, dalla potenza all’atto.
Sul piano dell’operare professionale, l’andare oltre si configura come un salto di piano, dall’immersione nell’esperienza complessa e variegata dei singoli individui al rinvenimento di un modello universale al quale l’esperienza si conforma. Dal momento in cui il conversante, o terapeuta, o consulente, o analista delimita nel racconto dell’interlocutore una struttura definita, egli trascende il flusso dell’esistente per approdare al dominio delle forme narrative astratte in cui le persone diventano funzioni o type. È questo lavoro di astrazione, condensazione, purificazione che fornisce energia, direzione e verso alle parole del conversante.
Nell’incontro di Parma, “Incentivi per la trasgressione”, sono stati presentati tre resoconti tecnici, che abbiamo scelto di pubblicare nella rubrica Il seminario, insieme a tutti gli altri contributi a quella giornata. Nella rubrica Resoconti tecnici l’articolo di Francesca Zucchini tratta ugualmente il tema della trasgressione bloccata in una situazione d’ingorgo.
Quanto al seminario di Milano su “Il teatro da Aristotele al counselling”, ha trovato spazio nella rubrica Chiacchiere in giro e, per quanto riguarda gli interventi preparatori e successivi di diversi partecipanti, nelle Conversazioni con i lettori. Nelle Chiacchiere ospitiamo pure un articolo del giornalista Carlo Cerrato sull’informazione, e un affascinante scritto di Rossella Montanari sul microchimerismo materno-fetale. Nell’Homo oeconomicus, chi scrive riferisce uno studio recente sul modo in cui, nella civiltà giudeocristiana, si è imposta una concezione del peccato come debito verso Dio. 
Segnalo infine la bellissima Intervista di Giorgio Maffi a Rita Fioravanzo, che illumina il senso degli interventi possibili in  psicotraumatologia.
 
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